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Oggi parlo di una piccola silloge di poesie scritta da Paola. Mi sono data anche alle poesie? Beh si mi sono sempre piaciute anche se quelle più ostiche non le ho mai capite, mi ha sempre affascinato la capacità dei poeti di concentrare in poche e brevi frasi immensi significati ed emozioni.
La vita scolastica, l’amore, l’amicizia, i primi contatti con la morte e con il lutto: questi e molti altri sono i temi guida di una raccolta di poesie che ha come principale obiettivo quello di fotografare una vita giovane attraverso le metafore e i versi della poesia. “Riflessa in una goccia d’acqua” è l’iter di crescita di un’adolescente del nostro tempo, una ragazza che affronta la realtà e le sue trasformazioni con l’arma più forte ed evocativa che esista: la poesia.
Il libro, come dice la stessa autrice nei ringraziamenti, è scritto nell’arco temporale della sua esperienza liceale, è immortale le emozioni di quel l’attimo di vita in cui si rende conto che non è più una bambina ma nemmeno un’adulta, ma una giovane donna che fa i primi passi nel mondo chiamato Vita.
Poesie ed emozioni un po’ acerbe, tematiche quali il primo amore, le prime delusioni, le prime perdite di una persona cara, sentimenti negativi come falsità e invidia affrontate quasi ingenuamente rispecchiando la giovane età dell’autrice questo non vuol dire che siano superficiali ma le definirei senza esperienza regressa in quanto ci si confronta con esse per la prima volta. Esperienza che si sta costruendo piano piano anche grazie a queste poesie. Scommetto che se Paola scrivesse ora le stesse poesie sarebbero manifestazione della sua maturità e maggiore consapevolezza, con aria più vissuta rispetto a quelle scritte a 18 anni.
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