Carissimi amici e lettori del blog, oggi riprende il via la rubrica Once Upon a time a book, e ho scelto di parlarvi del libro I figli della topa di Nicola Accordino.
Perché il libro fa parte della rubrica? Mi sarà piaciuto? Risponderò alle vostre domande nell’articolo. Buona lettura!

Titolo: I figli della topa
Autore: Nicola Accordino
Editore: Self Publishing
Data di Pubblicazione: 5 Giugno 2018
Genere: Racconti / Narrativa
Pagine: 150
Prezzi:
e – Book 2,99€ / Cartaceo 5,99€ / Kindle Unlimited
Disponibilità: Amazon

Chi sono i Figli della topa? Questa domanda si pone chi, per la prima volta, si accosta a questa opera prima di Nicola Accordino, giovane autore Siciliano.
Chi conosce Renato Zero sa che I Figli della Topa è una famosa canzone dedicata dall’artista ai suoi fans scatenati, ma l’autore ha scoperto nel testo del suo cantante preferito, un messaggio segreto che oggi vuole diffondere.
E scopriamo con lui una realtà nuova e forse inaspettata, ma chiara e forte come i protagonisti di questi racconti, “Figli della solitudine, affamati di poesia”.
I Figli della Topa , gia edito nel 2010, esce in questa nuova edizione con due racconti inediti, sempre estrapolati dalle canzoni di Renato Zero.

La rubrica Once upon a time a book nasce con l’intenzione di dare spazio unicamente alla lettrice, a quello spirito alla ricerca di storie nuove, di emozioni da vivere e raccontare, di dare spazio a nuove voci incalzanti che hanno tanto da sussurrarci e I figli della topa di Nicola Accordino non poteva che fanne parte.
Un titolo sicuramente sfrontato e ambiguo, ma azzeccato per le storie che rappresenta e se l’avessi visto nello scaffale di una libreria, sarebbe stato proprio il titolo a convincermi a prendere il volume e portarlo a casa.
Per le leggi biologiche, tutti veniamo al mondo, fino a ora, nello stesso modo e quindi possiamo definirci fratelli e sorelle. E come accade in ogni famiglia saremo simili ma diversi tra noi.
I figli della topa sono quegli individui, spesso emarginati, che indossano una maschera di normalità per essere accettati dalla società e dal perbenismo moderno; sono quelle persone fragili e sensibili che non vengono comprese e sono quegli uomini e donne che vivono discostandosi dai canoni e stereotipi imposti e che quindi vengono etichettati come diversi.
Che cos’è la normalità? Chi la definisce? Perché essere debole e facilmente influenzabile, sognatore, avere un’identità sessuale diversa dagli altri deve isolare e additare le persone?
Domande a cui l’autore Nicola Accordino cerca di dare una risposta nelle storie del suo libro.
Racconti brevi, diretti e pungenti che puntano l’attenzione del lettore a poche delle tante problematiche che colpiscono l’umanità.
Un genere umano super tecnologico, che riesce a vivere per mesi in una stazione spaziale e che sta progettando di raggiungere Marte.
Un genere umano che ha trovato la cura a tantissime malattie rare.
Un genere umano che ha un grande cuore ma un enorme difetto: i suoi membri non sanno accettarsi né amarsi.
«Aiutarmi? E come? Nessuno può aiutarmi!»
«Lo dici tu, è la tua disperazione che parla non la tua anima»
«… la tua anima chiede aiuto e Dio risponde sempre.»
«Dio… Dio… dov’è Dio? Io è da tanto tempo che ormai che non ho più sue notizie, che non lo sento vicino.»
«Sei una creatura di Dio e lui non ti abbandona, se non abbandoni te stessa, lui perdona chi si perdona e perdona gli altri. Niente è perduto quando c’è l’amore.»
La solitudine e l’incomprensione ci fanno cadere nel baratro, l’ottusità ci fa perpetrare scelte sbagliate, l’indifferenza ci annebbia la vista e ci fa illudere che l’umiliazione, la violenza e la morte siano il nostro unico e inevitabile destino.
Nicola Accordino ci fa conoscere le storie dei sue personaggi: uomini e donne che la società definisce diversi per la loro identità sessuale, per la loro indole o per i sogni che coltivano nei loro cuori e che sperano di realizzare.
Personaggi forti e sensibili, ma allo stesso tempo fragili.
Protagonisti coraggiosi che sbagliano, cadono e provano a rialzarsi.
Eroi sconfitti che chiedono aiuto.
Sono riuscita a immedesimarmi in ogni storia, a fare un paragone con alcuni eventi della mia vita come ad esempio quando venivo presa in giro a scuola da ragazzina per l’aspetto fisico o negli ultimi anni guardata male da chi scopriva che sono una scrittrice e una blogger.
E la lettura del libro mi ha spinto a chiedermi: cosa sarebbe accaduto se non fossi stata forte e non avessi avuto accanto a me persone pronte a consolarmi, a incoraggiarmi e ad amare me con pregi e difetti? Avrei intrapreso una cattiva strada, perdendomi, o sarei qui a scrivere?
Ogni protagonista mi ha chiesto di ascoltare a cuore aperto la sua storia, di abbracciarlo e stringerlo forte al cuore e amarlo così com’è, senza fare domande, senza chiedere spiegazioni.
Dare e ricevere amore, liberamente senza pretese e aspettative.
Con grande capacità di sintesi, una scrittura semplice e diretta, l’autore Nicola Accordino in I figli della topa riesce a dare uno squarcio realistico e degradante di una società che non riesce ad accettare la sua stessa diversità, e preferisce indossare una maschera di sobrietà e infelicità, scatenando la ribellione di chi veramente è alla ricerca di se stesso e dell’affermazione della propria unicità.

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Continuate a seguire il blog.
Alla prossima!
Grazie per questa recensione e per aver voluto dare spazio a questi figli della solitudine, affamati di poesia.
È stato un piacere leggere il tuo libro. Mi hanno colpito al cuore le storie che hai raccontato e spero che trovino un pubblico che le sappia apprezzare e amare come me che le ho lette e come te che le hai scritte.